Storia dell'arte di Calabria
Brevi note di Domenico Pisani - Storico dell'Arte
LA PREISTORIA E LA PROTOSTORIA
La più antica testimonianza artistica presente in Calabria è il graffito rupestre della Grotta del Romito di Papasidero, raffigurante un bovide, lungo circa 120 cm, databile al Paleolitico superiore. Il disegno, vigoroso e maestoso, è caratterizzato dalla resa sicura dei particolari anatomici.
Inoltre, insediamenti preistorici, paleolitici e neolitici, con interessanti officine per la lavorazione delle selci, sono sparsi in tutta la regione: tra i tanti, vanno segnalati certamente i graffiti zoomorfi della valle del Lao.
Tra il 1400 e il 1150 a. C. l'attuale Calabria fu abitata da enotri, ausoni, siculi ed achei. Dalle tante tradizioni leggendarie emerge la figura di Italo, descritto da Aristotele (Politica, VII, 10, 2-3) come re degli Enotri, genti che presero in seguito il nome di Itali. Il regno, denominato Italia, era compreso tra il golfo di Sant'Eufemia e il golfo di Squillace. la leggenda, a schema eponimico, ebbe larga diffusione, e il termine "Italia" passò a designare, già nel IV secolo a. C., il territorio compreso tra il fiume Lao e il territorio di Metaponto, estendendosi, successivamente, all'intera penisola.