Forse non tutti sanno che...
...nella cattedrale di Reggio Calabria vi è un cimelio antico e misterioso: è una colonna bruciata sulla sommità con un pezzo di legno tolto da una fornace.
La leggenda racconta che durante il suo viaggio missionario, San Paolo apostolo fece tappa a Reggio. Egli trovò la città nel pieno dei festeggiamenti di Diana Fascelide, la dea a cui era dedicato uno splendido tempio posto vicino al mare e che ogni anno era venerata con magnifici riti, danze e sacrifici. Era uso decorare il tempio con rose e palme, mentre le giovinette della città, vestite di veli bianchi, danzavano muovendo torce accese.
Al grande porto era giunta una nave alessandrina proveniente da Malta al comando di un centurione romano: essa, insieme al suo carico, portava alcuni prigionieri che dovevano essere condotti a Roma per essere giudicati. Il centurione decise di scendere dalla nave per assistere alle feste e insieme a lui furono portati alcuni dei prigionieri, fra essi vi era Paolo di Tarso.
Quando l’Apostolo giunse fra la gente raccolta nel tempio di Diana, cominciò a predicare il Vangelo con grande meraviglia e sbigottimento da parte di tutti. I sacerdoti cercarono di farlo tacere, ma Paolo chiese loro la cortesia di parlare per il tempo necessario affinché si consumasse un mozzicone di candela: essi acconsentirono. Un pezzetto di candela fu posto sopra una colonna e Paolo cominciò la sua predicazione.
Le sue parole erano tali che presto l’assemblea ne fu conquistata e nessuno si accorse del tempo che passava. Quando la candela si consumò l’intera colonna prese ad ardere rischiarando il volto dell’Apostolo; tutti gridarono al prodigio e presero ad ascoltare le parole di Paolo con grande riverenza. Da quella notte il cuore dei reggini fu toccato dal messaggio del Vangelo e la città fu la prima a convertirsi alla fede cristiana.